Ero appena uscito dalle terme.
Un senatore mi aveva dato appuntamento in quel luogo nel quale aleggiava costantemente una nebbiolina di vapore acqueo che allargava i pori e liberava i polmoni.
Egli voleva parlarmi in privato di una questione che lo toccava da vicino e della quale voleva che si mantenesse il massimo riserbo.
"Massimo, voi siete un uomo che sa cosa sia l'istruzione militare.
Siete stato anche un gladiatore, pertanto non avete scrupoli" mi disse.
Lo ascoltai attentamente.
Venni così a sapere che il senatore voleva il mio aiuto circa la scoperta dell'infedeltà di sua moglie.
Egli si rivolgeva a me poiché sapeva che non avrei mai parlato.
Mi offriva anche una lauta ricompensa; lauta per chiunque, ma non per me che possedevo più ricchezze di quanto voi possiate immagnare.
Gli dissi che ci avrei pensato.
Dopodiché mi rivestii e fui in strada.
C'era un gran frastuono, un assordante vociare.
Mi ricordavano i campi di guerra di Gallia.
Quella confusione,, quell'insieme di odori, di fragranze, sarebbe stato inebriante per chiunque non fosse mai stato a Roma, al suo mercato.
Io ormai ero abituoato, e stanco.
Chissà se avrei incontrato qualcuno con cui deliziarmi, con il quale allietare le mie ore.