you'll be the Queen of Hearts and I'll be King of Spades, Agrippa/Claudia

Odiavo staro male,e quelle ultime due settimane erano state infernali tra i malori e la febbre alta. Avrei voluto perire per mano di un uomo armato piuttosto che soffrire in quel modo. Ottaviano mi aveva scritto delle lettere e dei biglietti,mentre Mecenate mi veniva a trovare due volte ogni due giorni. Anthea era quì praticamente tutti i giorni,anzi mi stupivo di come non fosse ancora arrivata. Era stupefacente quanto si prendesse cura delle faccende di noi uomini,e sicuramente io ero quello meno insensibile alla sua presenza tra noi.Ottaviano almeno in presenza mia o di Mecenate con lei era un pezzo di ghiaccio,povera ragazza.
Sorrisi scuotendo il capo quando sentì bussare,attesi la mia serva annunciasse l'ospite,mentre io leggevo lettere di Ottaviano sulla lettiga.

La serva si chinò davanti a me."Mio signore Marco,la serva di Ottaviano,Claudia"spalancai gli occhioni color nocciola,chi? No vabbè,ma mi prendete in giro?Io..io..non ero pronto,mi sarei reso pi presentabile se avessi saputo.Quel,quel..Ottaviano,l'avrei ammazzato presto.
Pensai senza sapere che lei era venuta da me di sua iniziativa,mi alzai sorridendole appena."Claudia,bè grazie è vero,sono stato male..ma in ogni caso mi sono ripreso perfettamente."passai una mano tra i capelli neri invitandola a sedersi."E' tanto che non ci vediamo.." due settimane,un giorno,e qualche ora..precisamente."..quali novità?"

sorrisi sentendo quella notizia,mi diceva cose che già sapevo,annuì."Sì,sono a conoscenza della sua vittoria,se non ricordo male,sono il migliore amico di suo nipote."commentai inumidendomi le labbra e sorridendole."Hai fame? sete? perchè non resti con me a pranzo?" o per sempre,sì. Ero sicuro che sarebbe stata una cosa carina da dire,ma forse non adesso.

La interruppi."Claudia io pranzo con chi voglio,non importa la classe sociale."dissi con un sorriso facendo cenno alla servitù di portare da mangiare."Chiaro Claudia?"domandai con un sorriso rassicurante mentre le porgevo la mano per condurla alla lettiga.

Afferrò la mia mano ed io con il pollice le accarezzai il dorso sorridendo e facendola accomodare di fianco a me. Presi un chicco d'uva e lo mangiai."In ogni caso fà presente al tuo padrone che non mi è mai venuto a trovare,è passato Mecenate,perfino Anthea. Di lui a parte qualche lettera nessuna traccia."commentai.

Mi rilassai al contatto della mia mano con la sua. Mi accarezzò il dorso, e sentii un brivido corrermi lungo il braccio. Mi sentivo una bambina.
Mi accomodai vicino a lui come mi aveva invitato a fare, e presi titubante un chicco d'uva, portandomelo alla bocca.
Glielo riferirò. dissi, annuendo.

Annuì con un sorriso."Bene,grazie Claudia."a quel punto riprendendo a mangiare ebbi l'occasione di osservarla a lungo,queste due settimane la sua presenza intorno a me,il suo occuparsi dei miei bisogni mi era mancato,mancato tanto da disorientarmi,chiamavo la mia domestica personale "claudia" in momenti di pura distrazione,e bisognava ammettere che ciò che diceva Anthea era vero,Claudia era bellissima. Davvero Bellissima.
Scossi la testa,sperando che non avesse notato o colto il mio sguardo,così continuai a mangiare."Spero sia tutto di tuo gradimento,non attendevo ospiti a parte Anthea,ma..di solito lei non mangia,presa com'è dalle sue pene d'amore."dissi prendendomi gioco di lei usando un tono scherzoso.